mercoledì 4 dicembre 2013

LINKEDIN: ALCUNI SUGGERIMENTI PRATICI SU COME USARLO



Il profilo professionale pubblicato su linkedin è qualcosa di diverso dalla trascrizione del proprio CV.
Possiamo dire che è il nostro biglietto da visita, accessibile ed immediato, può valorizzare esperienze e competenze, può permetterci di distinguerci e di essere individuati tra una moltitudine di persone.

E' un potente mezzo a supporto del personal brand.

Segue inoltre delle logiche  e delle finalità diverse dagli altri social network ed è bene tenerne conto nel suo utilizzo.

ALCUNI SUGGERIMENTI IN BREVE:

  1. COMPLETATE IL VOSTRO PROFILO ALMENO al 90%, questo vi aiuterà sia in termini di immagine ma soprattutto vi aiuterà in termini di restituzione del motore di ricerca di LINKEDIN.
  2. UTILIZZATE PAROLE CHIAVE che al meglio descrivano le vostre competenze core e le vostre esperienze. Usate anche sinonimi per ampliare le possibilità di successo.
    Lo stile di narrazione è personale, ma dobbiamo ricordarci di usare i termini corretti, le parole più adeguate e diffuse che ci permettano di essere trovati più agevolmente.
  3. COMPILATE con particolare attenzione IL TITOLO DEL PROFILO,RIEPILOGO E LA DESCRIZIONE DELLE ESPERIENZE PROFESSIONALI.Sono le voci a cui si presta maggiore attenzione quando si cercano dei possibili candidati, inoltre sono le aree che meglio parlano di noi.
  4. Scegliete una FOTO professionale che trasmetta ciò che siete e che risulti coerente con la migliore rappresentazione di voi stessi.
  5. Utilizzate il simbolo "|" specialmente nel TITOLO del profilo, nella descrizione delle esperienze e nel RIEPILOGO vi aiuterà in termini di restituzione del motore di ricerca interno al sistema.
  6. Create un profilo che sia UNICO, che contenga informazioni relative a premi, progetti, pubblicazioni compilando le relative sezioni.
  7. Valorizzate il percorso di studi e l'eventuale partecipazione a corsi che potenziano e valorizzano la nostra professionalità.
  8. Interagite partecipando a gruppi attinenti alla nostra sfera professionale.
  9. Chiedete SEGNALAZIONI che siano qualitativamente significanti. Anche queste aiutano la nostra CREDIBILITA'.
  10. NETWORK: accettiamo e chiediamo di essere collegati a persone che sono attinenti alla nostra sfera professionale o che realmente conosciamo.

GOOD LUCK!!!!

martedì 3 dicembre 2013

PERSONAL BRAND E WEB REPUTATION: ISTRUZIONI PER L'USO

La nostra immagine, la nostra reputazione, il nostro Personal Brand sono potenti alleati o minacce di cui non siamo consapevoli nella costruzione del nostro percorso professionale.

Cosi' come quando si parla di una marca è fondamentale che tutti gli elementi che la rappresentano siano coerenti con l'immagine che l'azienda desidera proiettare, allo stesso modo e' utile curare il nostro personal brand.






E quindi: attenzione alla nostra identità digitale!

Abbiamo l'opportunità di utilizzare uno strumento potentissimo: IL WEB!
Siamo, grazie ad esso, visibili, raggiungibili ma soprattutto possiamo gestire direttamente tutte le informazioni che ci riguardano.

Siamo visibili e raggiungibili, molte aziende ricercano sempre di più potenziali candidati grazie ai social network. Essere raggiungibili grazie al web è un'opportunità da non perdere.
Attenzione pero' a quella che si suole definire come la web reputation!


Oltre alla ricerca su google dei risultati relativi al nome di un possibile candidato, c'e' una prima valutazione delle capacità complessive di relazionarsi.


Cosa scrivo, cosa rendo pubblico della mia sfera privata, quali commenti ho effettuato?
Il nostro comportamento parla di noi, dice al nostro potenziale selezionatore o cliente chi siamo in positivo ed in negativo.Commenti aggressivi, foto non molto professionali, solo per fare qualche esempio, attenzione poi a quelle info che vogliamo restino private.

Viceversa se abbiamo espresso un'opinione ricca di contenuti significativi, abbiamo dato un contributo personale in ambito professionale, abbiamo postato commenti di spessore ed autorevoli, abbiamo potenziato la nostra CREDIBILITA'.

Prestiamo la giusta cura a tutte quelle che sono manifestazioni di noi stessi.


Il nostro brand è sicuramente influenzato da tutte le nostre rappresentazioni e manifestazioni: il CV, la lettera di presentazione, il profilo linkedin,sito o blog personale, pagina facebook ma anche molto più semplicemente come ci vestiamo ed esprimiamo durante un colloquio di lavoro.


mercoledì 24 luglio 2013

Cambiare punto di vista ed ampliare le possibilità di successo!

Come essere efficaci durante un colloquio!

Nella mia esperienza di selezionatore mi sono imbattuta spesso in colloqui dove avrei voluto avere la possibilità di bloccare l’intervista, congelarla per qualche minuto, uscire dal mio ruolo  per poter dire all’intervistato: 
“stai riducendo le possibilità di essere assunto qui e in qualsiasi altro posto!”.

Gli errori piu’ frequenti che penalizzano il buon esito di una intervista di selezione?

  • Parlare dei propri problemi personali
  • Fare commenti negativi sul precedente datore di lavoro
  • Non mostrare alcun interesse verso il lavoro per cui ci si candida
  • Non avere idea del ruolo o dell’azienda
  • Essere particolarmente critici
  • Non ascoltare le domande 
  • Rispondere senza aver compreso
  • Non avere alcun piano professionale e manifestarlo platealmente
  • Essere molto nervosi per tutta la durata del colloquio
  • Avere un linguaggio del corpo non coerente con quanto si sta dichiarando.


L’elenco potrebbe continuare....

Proviamo a cambiare prospettiva! Se stiamo per affrontare un colloquio può essere utile porci quesiti ed arrivare preparati.

Cosa considera il selezionatore? Se fossi nei suoi panni cosa valuterei?
Siamo intervistati da una persona delle risorse umane oppure da un manager di una unità di business? 


In considerazione del ruolo ricoperto si avranno punti di vista differenti!


Chi deve assumere una persona è interessata a capire se il candidato è capace di ricoprire il ruolo, di interagire costruttivamente con le altre persone, se è in grado di controllare l’emotività, se è capace di risolvere problemi  utilizzando le proprie conoscenze, abilità e competenze.

Il selezionatore delle risorse umane valuterà la congruità del candidato rispetto ad un “profilo ideale” per le caratteristiche dell’azienda, per quelle del team di appartenenza e del tipo di mansione.

Questo ultimo aspetto e’ determinante se il selezionatore è un manager o comunque una persona di business. Infatti saranno prevalentemente valutate le conoscenze tecniche ed in base alla posizione quelle relazionali.

Avendo questo tipo di consapevolezza, nel momento del confronto useremo un linguaggio e degli esempi diversi,  enfatizzeremo questo o quell’aspetto delle nostre competenze professionali e caratteristiche individuali.

La selezione e’ una trattativa di vendita e noi presentiamo il prodotto migliore che abbiamo: NOI STESSI!




venerdì 12 luglio 2013

PERCORSO INDIVIDUALE di ORIENTAMENTO alla CARRIERA


Vuoi definire il tuo PERCORSO DI CARRIERA oppure trovare un nuovo LAVORO?

Abbiamo attivato il primo PERCORSO INDIVIDUALE di orientamento professionale.

- Individueremo il TUO percorso di CARRIERA oppure il lavoro più adatto.

- Definiremo assieme il PIANO per raggiungere i tuoi OBIETTIVI.

- Ti suggeriremo i CANALI da usare

- Ti guideremo per affrontare EFFICACEMENTE PROVE DI SELEZIONE.

Per ulteriori informazioni contattaci info@renaissance.si
Visita il nostro sito www.renaissance.si





giovedì 11 luglio 2013

Ciao
vi segnalo un articolo molto interessante pubblicato dal Sole24ore sull'uso dei social network e del web collaborativo in azienda.

http://www.ilsole24ore.com/

Buona lettura!









mercoledì 5 giugno 2013

Laboratorio di orientamento professionale


E’ ora di agire! Le parole chiave: lavoro, idee, competenze e progetto.

Il nostro è un invito a pianificare azioni concrete per cambiare passo e costruire il proprio percorso professionale.
Lo scenario nel quale viviamo è drasticamente modificato rispetto agli ultimi anni, basti pensare alla globalizzazione, alla crisi dei mercati finanziari, alla necessità per le aziende di vivere una dimensione  internazionale, e per gli individui di muoversi in un contesto di forti incertezze.
Si ascoltano analisi sugli aspetti finanziari ed economici, dimenticando troppo spesso le persone che vivono nel contesto di instabilità e di incertezza.
Le competenze richieste sono drasticamente mutate: flessibilità, adattamento, gestione dell’incertezza, autodeterminazione, e la costante voglia di imparare, sono solo alcune delle competenze distintive di individui capaci di entrare nel mondo del lavoro  e vivere nelle moderne organizzazioni .
Il lavoro è fondamentale per la felicità di un individuo, ecco perché e’ necessario saperlo cercare ed essere in grado di ottenerlo, ma non basta!
Non è sufficiente aver trovato una occupazione, occorre che sia dignitosa, con diritti tutelati, remunerata adeguatamente e che valorizzi i nostri talenti.
 Si può aggiungere che occorre anche essere all’altezza del compito per trovare motivazione e impegno e per avere qualche chance in più nella conservazione  del posto di lavoro.
Ecco perché è necessario essere preparati: avere idee, competenze ed un progetto.
Un progetto è qualcosa di estremamente concreto. Non c’è progetto se non ci sono obiettivi, risultati da misurare e tempi stabiliti per raggiungerli.
Il progetto è dunque un motore generatore di energie.
E’ necessario partire da noi:
Cosa vogliamo ottenere? Come intendiamo perseguire i nostri obiettivi? Quali risorse abbiamo e di quali siamo sprovvisti? Chi può aiutarci? Quali competenze abbiamo a disposizione? Entro quando contiamo di raggiungere i nostri obbiettivi?
Facciamo in modo da tradurre tutti questi quesiti in un piano d’azione :
“IL NOSTRO PROGETTO PROFESSIONALE”